Esistono diverse credenze sui Vampiri e Vampirismo, la maggior parte di esse tutte negative. Siamo abituati a sentir parlare di loro come creature malvagie, redivive, che vivono nelle tenebre, nutrendosi con il sangue di altre creature viventi, si parla di spiriti dannati, di streghe e di diavoli, che hanno portato, durante epoche antiche, a vere e proprie mattanze di persone credute streghe o altro, solo per giustificarne l'uccisione o per ignoranza folkloristica.Ma il vero cambiamento che per la prima volta introdusse l'immagine del vampiro, che poi andò affermandosi negli anni, precursore di romanzi e film sui Vampiri, avvenne nel 1818, quando il medico di Lord Byron, John William Polidori , pubblicò il romanzo “Il vampiro”.
Pare che “Il Vampiro” di Polidori, inizialmente attribuito allo stesso Byron, abbia visto la luce in una serata estiva del 1816, durante la quale lo scrittore Percy Bysshe Shelley, la sua compagna Mary Wollstonecraft Godwin e la sorellastra di quest’ultima, Claire Clairmont (con la quale Byron aveva avuto un flirt), furono ospiti di Lord Byron, insieme a Polidori, presso la Villa Diodati, sul lago di Ginevra.
In questa occasione, Byron propose ai suoi ospiti una sfida, consistente nello scrivere un racconto di paura da leggere durante la piovosa serata. Questa sarebbe l’origine del “Vampiro” di Polidori, così come quella del Frankenstein di Mary Shelley.Il Vampiro di Polidori viene descritto come un uomo elegante, seducente e sempre vincente, figura che un secolo dopo, si scontra con il Vampiro di Bram Stoker, più romantico e soggiogato dal raziocinio. Un Vampiro che fa sognare, un “uomo” che attraversa oceani per ritrovare il suo amore. Qui la figura del Vampiro prende un'altra piega, inizia a far battere il cuore (no per la paura) emoziona ed appassiona portando così al successo film, romanzi e serie televisive trattanti questo tema. Motivo per il quale mi piace pensare a loro come amanti nelle tenebre. Non potrebbe essere altrimenti se pensiamo al Vampiro di Dracula di Gary Oldman (Dracula di Bram Stoker - Bram Stoker’s Dracula, Francis Ford Coppola, 1992), o al trio mozzafiato con tanto sex appeal diretto da Neil Jordan, che annovera il riluttante vampiro Louis de Pointe du Lac - Brad Pitt, Armand - Antonio Banderas, e il veterano Lestat de Lioncourt - Tom Cruise (Intervista col vampiro), e ancora l'irresistibile Vampiro solo a metà, tutto cacciatore di vampiri, con forza sovrumana, una presenza che non passa di certo inosservata, Wesley Snipes con la trilogia di Blade, ma quello che ha fatto e fa sognare di più è il Vampiro decisamente più suadente ma con un fascino da seduttore meno convenzionale di altri giovani colleghi, Robert Pattinson ha scalato la saga di Twilight come un sex symbol sufficientemente ambiguo ed intrigante.
Non da meno l'affascinate Alex O'Loughlin nella seria televisiva, Moonlight, fantasy/horror sui vampiri. Chiaramente accanto a Vampiri così affascinanti non potevano mancare Vampire altrettanto affascinanti, ecco qua un piccolo elenco: Kate Beckinsale (Underworld: Il risveglio), Monica Bellucci (Dracula di Bram Stoker di Coppola), Aaliyah (Il Blu-ray de La regina dei dannati), Sadie Frost (Dracula di Bram Stoker, di Coppola), Jennifer Esposito (Dracula's legacy - Il fascino del male (2000)).
Dopo queste nostre considerazioni non è, forse, meglio pensare ai Vampiri come Amanti nelle Tenebre?
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